Il lavoro nasce con l’unione di due unità immobiliari speculari, che occupavano il 3° e 4° piano di un edificio industriale, interamente ricostruito nel 2009. L’open space del 3° piano ospita le 12 unità operative è quasi algido nella sua suddivisione razionale ma gli fa da contraltare un grande volume oscuro (rivestito in resina) un po’ misterioso, dalla superficie quasi grezza, che nasconde i locali tecnici, la sala “kitchenette”, due bagni e soprattutto due scale aperte, inizialmente fuori asse, che in questo modo sono state reinserite nella simmetria generale dello spazio.
Anche il freddo volume di cristallo, che ospita una sala riunioni,
Anche il freddo volume di cristallo, che ospita una sala riunioni,